lunedì 27 luglio 2009

DA VALDO DI LIONE ALLA CHIESA VALDESE 2


Con il passare del tempo si forma nei Valdesi la coscienza di essere una comunità cristiana autonoma, con una sua identità,contrapposta a quella di Roma. Caratteristiche del loro pensiero sono il rifiuto del giuramento e della menzogna, letti alla luce del Vangelo. Inoltre essi negano il Purgatorio: nella vita esistono solo due vie, il peccato o la grazia. Non esistono prove di appello, intercessione dei Santi,messe in suffragio...Viene contestata anche l'autorità della Chiesa di Roma fondata sulla"donazione di Costantino". Secondo una leggenda, nel IV Sec. l'Imperatore Costantino, ammalatosi gravemente, fu guarito dal Vescovo di Roma Silvestro. Costantino, per riconoscenza, gli dette tutti i diritti sulla parte occidentale del regno. Su questa base, la Chiesa di Roma rivendica il diritto di esercitare non solo il potere spirituale, ma anche quello temporale.
I Valdesi vedono in ciò un tradimento della missione apostolica di una Chiesa che si fa dominatrice e non " serva" dei poveri e degli umili.

L'illustrazione mostra, nella Lione del '400, il quartiere dove viveva Valdès; al centro la srada in cui abitava che, dopo la cacciata, fu chiamata " via maledetta".

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