sabato 2 maggio 2009

I Valdesi : la loro storia


I Valdesi prendono il nome da Valdo, un mercante lionese che, intorno al 1170, vendette i suoi beni e si mise a predicare l'Evangelo ai suoi concittadini, come fece più tardi Francesco di Assisi.
Nel caso di Valdo, la gerarchia cattolica reagì però in modo critico e lo scomunicò.
I suoi seguaci, detti " i poveri di Lione" proseguirono la predicazione formando piccole comunità costrette, per le persecuzioni, a vivere in clandestinità.
La loro fede si ispirava al Sermone sul Monte: principi fondamentali erano il rifiuto della violenza, del giuramento, dei compromessi con il potere politico. Essi mantennero viva la loro presenza di fede in tutto il Medio Evo. Una delle zone in cui si rifugiarono furono le Alpi Cozie.
Quando sorse in Europo la Riforma protestante di Lutero, i Valdesi vi aderirono nel 1532, organizzandosi in comunità con predicatori propri.
Per 150 anni le Valli Valdesi furono un avanposto del protestantesimo europeo e perciò sottoposte ad attacchi da parte del governo cattolico sabaudo. Tristemente famose furono, nel 1655, le " Pasque Piemontesi ", un vero e proprio eccidio e nel 1686 la guerra di Luigi XIX a cui sopravvissero poche migliaia di Valdesi che si rifugiarono in Svizzera da dove rientrarono tre anni dopo con una memorabile marcia.

I diritti civili e politici, di cui erano privi, vennero riconosciuti ai Valdesi ed agli Ebrei il 17 febbraio 1848 da Carlo Alberto(data che i Valdesi festeggiano tutt'oggi. Così i Valdesi poterono iniziare a testimoniare la loro fede diffondendo la Bibbia e con un particolare impegno nel campo educativo. Accanto alle scuole, sorsero convitti, orfanotrofi, scuole di artigianato, ospedali, ricoveri per anziani ed asili. Durante il XIX Sec. i Valdesi si espansero con Comunità ed opere dal Piemonte alla Sicilia.

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