Sorgeva l'alba, le finestre chiare
sulla neve notturna, e già la rosa
del vento nella luce apriva il mare
al tratteggio dei gessi, alla mimosa
del sole giallo come fune: tutto
era memoria e oblio, quieto latte
di sonno e come un'ombra vaga il lutto
delle fiorite nuvole distratte.
Alfonso Gatto
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